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UBNP- Un Bambino nella preghiera

9 juillet 2018

Info e iscizione

Info e iscizione
Scavare nela ferita affinche’ sgorghi la Misericordia Il 15 febbraio 2000, giorno di San Claudio La Colombière- santo protettore dell’azione-, e’ stato creato, sotto l’impulso di Mona LE CUNFF e di Padre Bruno DANIEL, ‘’UBNP- Un Bambino nella preghiera’’...
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9 juillet 2018

preghiera

28568016

Signore,                                                                                                          

Noi ti affidiamo tutti i bambini traditi – Gesu’ rinnegato da Pietro        

umiliati – Gesu’ in prigione

battuti – Gesu’ frustato

feriti – Gesu’ coronato di spine

straziati – Gesu’ sotto il peso della croce

torturati – Gesu’ inchiodato sul legno

abbandonati – “Padre perche’ mi hai abbandonato?”

violentati – Gesu’ trafitto dalla lancia

assassinati – Gesu’ morto sulla croce.

Signore,

Noi ti affidamo tutti questi bambini maltrattati.

In ciascuno di loro soffre tuo Figlio,

In ciascuno di loro soffre il tuo cuore di Padre.

Signore,

Noi ti affidiamo tutti questi adulti troppo poveri,

In ciascuno di loro si mostra la tua Misericordia

In ciascuno di loro si rivela

la smisurata Redenzione.

Signore,

In tutti e in ciascuno di noi

Si mostra il tuo Amore infinito,

Il Tuo Amore di Padre.

Amen

9 juin 2018

Giugno 2018 - La preghiera di un povero, che prega poveramente per altri poveri.

Buongiorno a tutti e a tutte,

Rendiamo grazie al Signore per questo bell’incontro vissuto presso la Comunitá des Annonciades di Thiais il 2 giugno scorso.

Rendiamo grazie al Signore per la bella testimonianza di una delle sorelle di questa comunitá. Con una sola piccola frase, ci ha detto cosa c’e’ nel suo cuore dicendoci : «  Vi assicuro della mia preghiera per i miei due piccoli. ».

Che allegrezza sentire queste parole e quanto esse possono aiutarci a lasciare il Signore guidarci a pregare con la stessa compassione per il bambino maltrattato e l’adulto maltrattante che ci sono affidati.

Rendiamo grazie al Signore per Mickaël Jouffroy che e’ stato ordinato prete questa domenica 17 giugno nella cattedrale di Beauvais.

E uniamo la nostra preghiera per Sebastien che e’ in cammino verso l’ordinazione diaconale in ottobre prossimo.

Tutti e due sono preganti UEDLP da anni e tutti e due della Diocesi di Beauvais.

Rendiamo grazie al Signore per l’invito che ci e’ stato fatto di partecipare giovedi 2 agosto al pellegrinaggio della Porziuncola nel Santuario di Sant Antonio di Hauts-Buttés a Monthermé nelle Ardenni francesi e di farci  testimoniare. Speriamo di incontrarvi e pregare con voi, con i nostri amici belgi, preganti UEDLP o no.

Infine noi auguriamo, a tutti quelli e quelle che potranno, di approfittare di buone vacanze estive…o invernali, secondo l’emisfero dove si trovano…e in particolare i nostri preganti sud-americani, africani, australiani, del Madagascar, delle Mauritius e della Reunion.

*********

 

La preghiera di un povero,

che prega poveramente per altri poveri.

IL peccato, alla fine, non sono i grandi peccati come appaiono ai nostri occhi.

IL peccato, e’ la mancanza di Misericordia, l’incapacita’ a essere Misericordioso.

IL peccato, e’ il rifiuto di fare Misericordia.

Questo e’ IL peccato, perche’ contro questo, Dio lui stesso che ci ha creati a sua immagine, liberi, non puo’ niente.

La Piccola Teresa del Bambin Gesu’ l’aveva ben sentito : « Potremmo credere che e’ perche io non ho peccato che ho una fiducia cosi grande nel buon DIo. Dite bene, Madre mia, che se io avevo commesso tutti i crimini possibili, io avrei sempre la stessa fiducia ; io sento che tutta questa moltitudine di offese sara’ come una goccia d’acqua gettata in un braciere ardente. »

Acquisito questo, Dio mi sara’ misericordia, resta a me di diventare misericordia, perche’ noi gli domandiamo, all’insegnamento del Salvatore : perdonaci come noi perdoniamo (Mt 6,12). E ancora : e’ nella misura in cui voi perdonerete che egli vi fara’ misericordia (Mt 7,2). E questo rifiuto rivela allora che io credevo essere con e dentro il Padre, ma che in verita’, io sono fuori, rifiutanto di entrarvi (Luca 15,28).

Le piccolezze di un amico, io le so perdonare.

Ma questo perdono, fin la’, della cattiveria dei cattivi…Questo, io non lo so. Il male che a volte perfino si rinnova, sfinisce la mia povera buona volonta’ che cerchera’ perfino di perdonare.

E anche quando questo male appartiene al passato, questo ricordo mi rode, il dolore ancora attivo che mi assale, fino ai miei incubi.

E soprattutto, se Dio perdona, io non posso immaginare e ancora meno desiderare di ritrovarmi un giorno riconciliato con quest’ altro, colui che mi ha ferito, in cielo. Se Dio lo salva, io posso arrivare fino a chiedere di ritrovarmi in inferno per non vivere faccia a faccia con costui.

Allora non mi resta, anche se con cattiva buona volonta’, che obbedire all’ingiunzione di Cristo : Amate i vostri nemici, benedite quelli che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi perseguitano, e pregate per quelli che mi maltrattano e vi perseguitano (Mt 5,44).

Chiunque puo’ rifutare…e’ troppo grande, impossibile.

Ma io, io ci ho provato…e ci sono riuscita.

Ma, poco a poco, ho realizzato che la mia preghiera era ben povera. Io pregavo in effetti per quello o per quella, ma con un cuore duro, sprezzante, senza molta speranza della loro conversione, e soprattutto, senza gioioso desiderio di ritrovarli, un giorno, in cielo.

In breve, ho scoperto che la mia preghiera per questi poveri, era una povera preghiera.

Dio mi perdona a ogni confessione, e poco a poco, egli mi ha ricordato i miei peccati e mi ha invitato a non confrontarli. Il mio giudizio sugli altri che io non amo, o cosi’ male, cosi’ difficilmente, e’ severo, duro e sempre ingiusto.

E io che confronto, che ne so del loro grado di responsabilita’ ?

E soprattutto, Dio che potra’ confrontare e tutti dannarci, non ama la morte del peccatore (Ez, 18,23), mentre io, la morte di questi « bastardi », questi altri, non mi e’ cosi’ insopportabile. E se le mie colpe mi sembrano minori, peccatucci, forse che io misuro la grazia di essere stato salvaguardato dai grandi peccati ? e che la mia virtu’ e’ tutta grazia di Dio di cui la misericordia mi ha preceduto.

In breve, quando io prego, ho imparato a non dimenticare mai che io non sono una ricca che prega. Questa e’ la preghiera del fariseo. Ma non posso pregare legittimamente che se io so che io stessa sono povera graziata.

Solo Cristo e’ stato un ricco che ha legittimamente pregato riccamente per i poveri. Perche’ nella sua tenerezza, egli ha saputo farsi povero per raggiungerci e salvarci.

Infine, ho scoperto che la preghiera non vale che se e’ quella di un povero che sa pregare poveramente per un altro povero.

La preghiera dell’arrogante non serve a Dio e nuoce anche al pregante.

Solo la preghiera di un povero pregante poveramente per un’altra persona puo’ essere riconosciuta dal Padre e servire al cammino di quest’altro povero che Dio vuole affidare alla mia povera preghiera.

Vediamo chiaramente che la nostra preghiera nell’UEDLP ci conduce a questa conversione delle nostre preghiere.

Che regalo di scoprirlo e di poterlo vivere !

                                                                                                                   Mona e Padre Bruno

Giugno 2018

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Signore, noi vogliamo pregare per i boia, ma da soli, non ce la facciamo.

In questo mondo di barbarie, come vivere in verita’ secondo il tuo comandamento ?

Tutta l’umanita’ e’ malata. Noi confondiamo giustizia e perdono,

Noi non sappiamo come pregare con cuore sincero per quelli che torturano e che uccidono.

Tu, Signore, tu hai sofferto della cattiveria degli uomini,

e tu hai mantenuto contro di loro che amore e compassione davanti alla loro cecita’.

Cosa possono portare di piu’ a l’immensita’ della tua misericordia le nostre preghiere difettose ?

Eppure, Signore, noi osiamo credere che tu aspetti non soltanto che noi lottiamo perche’ cessi un giorno questo squarcio profondo della nostra umanita’, ma anche un’aggiunta di amore che ci associera’ alla tua opera di redenzione.

Inizio della « Preghiera per i boia » de l’ACAT

9 juin 2016

Giugno 2016 - Pregare per i nostri nemici ci avvicina alla perfezione di Dio

Pregare per i nostri nemici ci avvicina alla perfezione di Dio

Saper pregare “per quelli che ci vogliono del male”  renderá migliori i nostri nemici e ci renderá, noi, piú « figli del Padre ». Questa riflessione era centrale nell’omelia di Papa Francesco in occasione della messa mattinale celebrata il 14 giugno 2016, alla Casa di Santa Marta.

Francesco ha abordato l’estratto del Vangelo nel quale Gesú esorta i discepoli a tendere verso la perfezione di Dio, « che fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni ». « La Parola di Dio, ci sono due modi inconciliabili di ascoltarla, ha spiegato il Papa : una lista arida di doveri e di interdizioni oppure l’invisto a amare il Padre e i fratelli con tutto il cuore, arrivando al punto culminante : pregare per il proprio avversario. »

É la dialettica del confronto tra i dottori della legge e Gesú, tra la Legge proposta in modo schematico al popolo ebreo dai suoi capi e la « pienezza » di questa stessa Legge che il Cristo afferma di essere venuto a portare. Papa Francesco é rivenuto sul punto di una convinzione giá espressa diverse volte. Quando Gesú ha iniziato la sua predicazione, preso in ostaggio dai suoi avversari, « la spiegazione della legge in quel tempo era in crisi », ha osservato il Papa.

« Era una spiegazione troppo teorica : diciamo che er auna legge nella quale non c’era il cuore proprio della legge, che é l’amore di Dio, che ci ha donato, a noi. Il Signore ripete dunque quello che c’era nell’ Antico Testamento : qual é il comandamento piú grande : Amare Dio, con tutto il suo cuore, con tutte le sue forze, con tutta l’anima, e il prossimo come te stesso. E nella spiegazione dei Dottori della legge questo non era molto al centro. Al centro, c’era il caso : ma si puó fare questo ? Fino a che punto si puó fare questo ?E se non si puó ? La casistica propria della Legge. E Gesú prende questo e riprende il vero senso della Legge per portarla alla sua plenezza. »

Il Papa ha messo in evidenza come Gesú ha offerto “tanti di quegli esempi” per mostrare i comandamenti su una nuova luce. « Non uccidere », ha affermato, puó voler dire anche non insultare un fratello e mettere in evidenza a che punto l’amore é « piú generoso dei dottori della Legge, nel mantello aggiunto in dono per chi aveva domandato un abito e i due chilometri compiuti con quello che aveva domandato di essere accomapagnato per un chilometro ».

« É un lavoro che non é solo il lavoro per l’adempimento della Legge, ma é un lavoro di guarigione del cuore. In questa spiegazione che Gesú fa dei suoi comandamenti, nel Vangelo di Matteo soprattutto, c’é un cammino di guarigione : un cuore ferito dal peccato originale – noi tutti abbiamo un cuore ferito dal peccato, noi tutti - , deve prendere questa via della guarigione e guarire per somigliare al Padre, che é perfetto ». Una via di guarigione per essere figli come il Padre ».

« É la perfezione che Gesú indica, e quella contenuta nell’estratto del giorno del Vangelo di Matteo, ha precisato Francesco : « Voi avete sentito che fu detto : tu amerai il tuo prossimo, e tu odierai il tuo nemico. Ma io vi dico : amate i vostri nemici e pregato per quelli che vi perseguitano ». « É l’ultimo gradino » di questa strada, ha affermato il Papa, il piú difficile. Francesco si é ricordato che un bambino, pensando a uno di grandi dittatori dell’epoca, aveva spesso pregato perché Dio gli riservi l’inferno. « Al contrario, ha egli concluso, Dio domanda un esame di coscienza. »

« Che il Signore ci doni la grazia, soltanto quella : pregare per i nemici, pregare per quelli che ci vogliono del male, che non ci vogliono del bene ; pregare per quelli che ci fanno del male, che ci preseguitano. E ciascuno di noi sa il nome e il cognome : io prego per quello li, quello li, quello li…VI assicuro che questa preghiera fará due cose : lo renderá migliore, lui, perché la preghiera é potente, e noi ci renderá piú figli di Dio »,ha concluso il Santo Padre.

                                                             Ritrascrizione dell’articolo pubblicato il 16 giugno 2016 su                                  http://fr.radiovaticana.va

 

La nostra vocazione in quanto preganti dell’UEDLP é esattamente questa : pregando per i bambini maltrattati ma soprattutto per gli adulti che maltrattano noi seguiamo l’esortazione di Gesú di tendere alla perfezione di Dio.

Per nutrire la nostra riflessione e la nostra preghiera, ecco qualche testimonianza dei preganti.

-       Sono sempre molto emozionata, immaginando nel pregare, la sofferenza dell’uno o dell’altro. Il mio cuore compatisce e spero che le nostre preghiere abbiano un impatto liberatore e benefico per loto e per noi tutti che preghiamo. Io non oso troppo lasciar ‘divagare’ la mia immaginazione ; io rimetto tutto questo nel cuore di Dio. M-T.

-       Pregare per un maltrattante non é un atto facile all’inizio, ma poco a poco il nostro cuore si trasforma con la grazia divina e io mi sento utile nella discrezione. G.

-       Questi testi mi hanno molto aiutato quando ero nelle tenebre, mi hanno aiutato e mi sostengono nel mio cammino di perdono…spero che essi aiuteranno anche altre persone. M.

-       La vostra iniziativa é luminosa. Sicuramente, é lo Spirito Santo che é all’opera. M-F.

-       Sono in totale accordo per quello che riguarda la preghiera per i maltrattanti, perché piú degli altri, essi hanno bisogno che si preghi per loro ! É quello che aveva capito Teresa di Lisieux quando ha pregato per Pranzini fino alla conversione nel momento di passare al patibolo. J.

-       Ho preso conoscenza dei nomi che mi sono affidati nella preghiera perché con l’aiuto di Dio i loro giorni siamo piú rivolti verso la Luce e che Dio in questo anno della Misericordia venga loro in aiuto per riconstruirsi in questa vita su Terra. S.

Grazie a tutte e a tutti per i vostri numerosi mails e lettere che ci incoraggiano a proseguire la nostra opera.

Buone vacanze a quelli e quelle che potranno gustare questo tempo di riposo e coraggio agli altri.

E ancora un grande grazie per le vostre preghiere per i bambini maltrattati e gli adulti che maltrattano. Che il Signore faccia scorrere la sua Misericordia nel cuore di ciascuno : bambino, adulto e pregante.

                                                                                                          Mona e Padre Bruno

2 mai 2014

Marzo 2013 - Chiesa e l’UEDLP

IMG_0598Chiesa e l’UEDLP

Buongiorno a tutti e tutte e buon cammino verso Pasqua !

In questi ultimi tempi la Chiesa e l’UEDLP, in misura minore, ha vissuto degli avvenimenti particolari :

√  La Chiesa, innanzitutto :

Il nostro cammino di Quaresima é stato marcato da due avvenimenti molto forti :

  • il 28 febbraio innanzitutto, per la rinuncia di Benedetto XVI al suo ministero di Sovrano Pontefice.

Nel luglio 2009 abbiamo avuto l’immensa gratitudine di ricevere la sua benedizione apostolica per l’UEDLP e le persone che pregano per essa.

C’é stato anche il coraggio di portare la Chiesa, al suo interno, a denunciare i crimini dei « poveri » ministri riguardo ai fatti di pedofilia. Ci ritornano in mente:

-       queste parole del settembre 2010 nella cattedrale di Westminster a Londra:  « Di nuovo, penso a l’immensa sofferenza provocata dagli abusi commessi sui bambini, specialmente all’interno della Chiesa e dai suoi ministri. […] Esprimo innanzitutto la mia profonda afflizione alle vittime innocenti di questi crimini innominabili, sperando che la potenza della grazia del Cristo e il suo sacrificio di riconciliazione apporti loro una profonda guarigione  e la pace ».

-       Infine le parole pronunciate in occasione della sua ultima udienza pubblica, il 27 febbraio : « In questo momento, si trova in me una fiducia immensa, perché io so, noi lo sappiamo tutti, che la parola di veritá del Vangelo rappresenta la potenza della Chiesa, é la sua vita. Il Vangelo purifica e rinnova, porta frutto, dappertutto lá dove la comunitá di credenti ascolta e accoglie la grazia di Dio nella veritá e vive nella caritá. Questa é la mia convinzione, questo é ció che costituisce la mia gioia. »

Il nostro grazie e la nostra preghiera per voi Benedetto XVI, oramai papa emerito.

  • e poi il 13 marzo, per l’elezione del Cardinale Jorge Mario Bergoglio, nostro nuovo Papa, Francesco.

Che umiltá, che saggezza, di questo Papa che comincia il suo pontificato con un « Padre Nostro » e un « Ave Maria » per il suo predecessore e che pronuncia queste parole : « Voglio domandarvi un favore, prima di darvi la mia benedizione, vi chiedo la vostra preghiera,  che é la benedizione del popolo per il suo vescovo » e si inclina semplicement, umilmente.

Possa  lo Spirito Santo guidarlo sul cammino di San Francesco, il poverello di Assisi, durante tutto il suo ministero alla testa della Chiesa Cattolica.

√  e poi l’UEDLP :

  • Il 15 febbraio, giorno di Saint Claude La Colombière, santo patrono dell’UEDLP e 13esimo anniversario della creazione di quest’opera, Monsignore Jacques Benoit-Gonnin, nostro vescovo (Diocesi di Beauvais), ci ha dato la gioia di firmare il decreto di riconoscenza dello statuto dell’UEDLP che diventa cosí « Associazione Privata di Fedeli del Diritto Diocesano ».
  • Noi abbiamo superato il numero di 1500 persone che pregano. Un grazie particolare a Suor Charlotte-Emmanuelle, Clarissa di Senlis, che grazie ai suoi numerosi contatti, ci ha permesso di accogliere delle nuove persone che pregano, preti, religiosi e religiose di tutte le congregazioni (di cui numerose tra le Clarisse) e laici in molti paesi diversi : Stati Uniti, Messico, Canada, Bulgaria, Israele, Isole Mauritius, Belgio, Svizzera, Gran Bretagna, Gabon e Madagascar.

La nostra azione di grazia verso nostro Dio Tre Volte Santo e come Maria, noi possiamo cantare :

« Il Signore Onnipotente ha fatto per me meraviglie ;

Santo é il suo nome ! »

øøø

Per quanto riguarda i nomi affidati :

Diverse volte, delle persone ci interrogano sulla veridicitá dei nomi affidati.

Qualche anno fa, un professionista dell’infanzia ci aveva perfino consigliato di affidare semplicemente i nomi scritti sul calendario. Cosí noi avremmo avuto una grande scelta di nomi e « Dio che sa tutto saprá fare bene la selezione .»

Ultimamente una persona che prega ricevendo un nome impronunciabile ci ha allertato : noi gli abbiamo potuto rispondere che il bambino maltrattato per il quale egli pregava portava stranamente il nome di santo frate irlandese del XIIesimo secolo.

Da qualche tempo molti di voi ricevono dei nomi di bambini e/o di adulti con consonanza straniera. Sin dall’inizio UEDLP ha voluto pregare per i bambini e gli adulti di tutte le confessioni e di tutti i paesi. La Chiesa é universale. Tuttavia, quando noi riceviamo un nome molto particolare, noi lo affidiamo ben lontano dal luogo dove egli ci é stato donato. Cosí, in occasione della nostra visita delle persone che pregano a La Reunion, noi abbiamo ricevuto diversi nomi molto ‘ reunoniani’. Nessuno di loro é stato affidato su questa bella isola. Noi dobbiamo proteggere questi bambini che soffrono tramite la nostra totale discrezione. La legge francese l’esige e la legge nel nostro cuore lo desidera.

Allora si, tutti i nomi dei bambini e degli adulti affidati sono effettivamente dei nomi veri. Come potrebbe la nostra preghiera portare frutto se essa fosse basata su una bugia ? La nostra preghiera é per loro sostegno : i bambini per guarire e vivere, gli adulti per riconoscere il loro crimine e essi stessi scegliere la vita. La nostra preghiera spera di essere balsamo ai loro cuori di bambini e di adulti affinché la Misericordia del Cuore Divino scorra e sani tutte le ferite, tutte le infamie. La nostra preghiera mette radici nella realitá cosí povera che sia ed é supplica perché un giorno quaggiú o in cielo, il bambino maltrattato e l’adulto che maltratta si riconoscano come figli dello stesso Padre.

 

øøø

Infine in questo Anno della Fede noi vi proponiamo il testo di A.

Che sia ringraziata per questa bella testimonianza!

            PERCHÉ E COME PREGARE NELL’UEDLP ? Cf. Jn 17,3 e Ga 2, 19-20

Perché ?

Divenuta sorella di Gesú Cristo tramite il mio battesimo, sono chiamata a amare Gesú  e a amare gli altri come Gesú ci ha amati e con lui consolare il suo popolo confrontato alle miserie del mondo.

Io non posso cambiare il cuore degli altri ma posso cambiare il mio e trovare la pace nella misericordia di Dio tramite Gesú Cristo.

La pace che Dio mi dona io la trovo vegliando e pregando come Gesú ci ha insegnato e soprattutto come Gesú l’ha fatto sul Monte degli Olivi al piú alto livello della sua persecuzione sulla croce. « Vegliate e pregate » dice ai suoi discepoli che vogliono seguirlo fino alla fine della loro missione nella misericordia. Non facile ! Questo incoraggiamento io lo trovo sostenuto nell’UEDLP.

In effetti, chi puó meglio pregare per la felicitá di un bambino che  soffre, bambino che noi portiamo tutti in se e che siamo chiamati a divenire come figli e figlie del Dio di Gesú Cristo.

-Vegliate per essere sempre pronti a rendere conto della Speranza che ci abita nella felicitá o nella infelicitá. Il maligno non a piú l’ultima parola.

-Pregate per  quelli che ci fanno del bene : rendere grazie !

-Pregate per quelli che ci fanno del male a volte a loro insaputa e esercitate la misericordia cioé per mettere del  cuore sulla miseriia dell’uomo, di tutti gli uomini.

Sappiamo noi sempre quando facciamo del male a se stessi, all’altro, a Dio ? Vegliare e pregare nell’UEDLP é per me un cammino di misericordia che cambia  il mio cuore verso me stessa, verso gli altri con l’aiuto di Gesú lui stesso misericordia per noi. « Il Figlio di Dio si é  dato lui stesso per salvarci e darci la Vita eterna ». Cf. Ga 2,20.

Come ?

Con qualche parola ogni giorno, con il rosario o il brevario della Chiesa universale, ridire la preghiera proposta dall’UEDLP con intensitá e sinceritá nel silenzio di se stessi e l’attesa della grazia. Il Signore ascolta la nostra preghiera. Come Maria, « conserviamo tutto questo nel nostro cuore » con rispetto e pazienza e la grazia della Pace invade il nostro cuore.

Questa grazia della pace mi fa vedere tutti gli atti atroci della violenza umana ma anche gli atti di bontá che sgorgano dal cuore dei nostri fratelli e sorelle in Gesú Cristo e anche di tutti quelli e quelle che dicono di non credere in Lui. Io credo che ogni uomo é abitato da questa violenza distruttrice dell’umanitá compresa me stessa, e allo stesso tempo egli aspira alla bontá divina nei momenti tragici della sua vita.

Pregando con l’UEDLP, noi siamo permanentemente sul cammino della conversione nello Spirito di Gesú. E nell’attesa della grazia di Dio noi diventiamo ogni giorno un pó di piú una vera « Piccola fiamma di misericordia ».

Conclusione : Signore, ti ringrazio per tutte le bontá di cui tu mi hai fatto beneficiare tramite tutte le persone incontrate credenti (e a volte non credenti) che mi hanno aiutato a sormontare tutti gli ostacoli dovuti ai miei limiti e al mio peccato, durante tutta la mia vita. Si, tu eri lá Signore e io non lo sapevo. Signore, fai che io proclami le meraviglie del tuo amore in ogni istante della mia vita, anche grazie all’UEDLP. Amen

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29 avril 2014

Luglio 2004 - Resilienza e Resurrezione

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Resilienza e Resurrezione

Abbiamo appena celebrato la Resurrezione del nostro Divino Signore et ci  piacerebbe parlarvi della relazione tra LA RESILIENZA E LA RESURREZIONE o come ogni essere umano nella sua vita fa l’esperienza della morte e della Resurrezione?

Come Gerardo, bambinno maltrattato, trovera’ la forza di costruire una famiglia e essere un padre attento e amorevole? Come le persone annientate dai campi di concentrazione, le dittature, le guerre...trovano la forza di ripartire.

 

Sant’Agostino diceva anche : « La potenza di Cristo ci ha creati e la sua debolezza ci ha ricreati ».

Cosi’ questa ri-creazione puo’ essere la resilienza che e’ la capacita’ di una persona di continuare a vivere, a svilupparsi, a avere dei progetti nella vita malgrado il o i traumi subiti. E’ “vivere con” il trama, che fa parte della vita.

Piu’ che resistere, e’ imparare a vivere anche con questo trauma. Una frase celebre che permette di riassumere la nozione di resilienza e’ di Nietzsche; “Quello che non uccide rende piu’ forti”.

Tutti gli psicologi e quelli che lavorano con dei bambini o degli adolescenti sono coscienti che il bambino ha una potenziale di resistenza, di sviluppo, anche nelle situazioni le piu’ gravi, che ha delle risorse per trovare o ritrovare il senso della sua vita purche’ sia aiutato, sosteuto, accompagnato e se possibile per tutta la durata. E’ per questo che anche noi continuiamo a pregar per i bambini affidati anche se sono divenuti adulti. Il nostro aiuto discreto nel segreto della Comunione dei Santi puo’ anche aiutare questi bambini ad andare avanti sul cammino della guarigione.

Cosi’ la resilienza e’ la capacita’ a mobilizzare le proprie forze e al tempo stesso riconoscersi debole e vulnerabile. Quello che un bambino ha vissuto non si dimentica mai, ma egli puo’ farne qualcosa di positivo. Spesso un bambino per ricostruirsi va a cercare una persona alla quale affidarsi e partendo da questo puo’ cominciare il suo lavoro di riparazione.

Spesso un criterio di resilienza riuscita e’ anche l’apertura verso gli altri. Molti di questi bambini divenuti adulti, in un progetto di vita rinnovata, si mettono al servizio di quelli che soffrono di quello che loro stessi hanno sofferto.

Questa capacita’ a trasformare le forze della morte che abitano questi bambini maltrattati, per i quali noi preghiamo umilmente, in forze di vita non e’ questa una realta’ del Mistero della Resurrezione del Cristo che e’ stato tirato dalla morte?

 

A proposito della resilienza Stefan Vanistendael, in un articolo apparso nel marzo 2006 sul sito www.croire.com, diceva: “ Il Cristo ci ha liberato da questa profonda alienazione indicandoci un’altra via: le nostre vite spezzate, le notre ferite possono trasformarsi in una vita nuova e inaspettata.  […]  Io credo, almeno se si accetta l’idea che la resurrezione comincia gia’ sulla terra, che questa rigenerazione puo’ prodursi qui e ora. Il Cristo ha mostrato che questo proceso proseguira’ al di la’ del tempo e dello spazio, al di la’ dei  nostri limiti naturali. Questo non giustifica ne’ glorifica le sofferenze umane, ma puo’ alleggerire la disperazione e aprire il futuro alla felicita’.”

 

Cosi’ il Cristo che a preso su d lui tutte le sofferenze e in particolare quelle dei bambini maltrattati, che e’ morto e risorto, ci mostra, tramite il Mistero Pascale, la forza di Vita fonte d’Amore che Dio mette in ciascuno di questi bambini, in  ciascuno di noi.

La nostra umile preghiera deve essere portatrice di questa Speranza, quella che al mattino di Pasqua ha fatto dire a Charles Péguy : “Mio Dio, e’ come se tutto fosse nuovo, come se tutto cominci questa mattina”.

Mona – Aprile 2007

 

9 novembre 2013

Nov 2013 - Meraviglie, meraviglie che ha fatto il Signore per noi !

Cari amici/che,

Questo numero anticipato (normalmente l’ultimo numero dell’anno é stampato in dicembre) si spiega con un’attualitá molto ricca per l’UEDLP.

Servire quest’opera ci porta tante di quelle gioie e Dio ci riempie talmente di benefici che non smettiamo di avere al cuore della nostra preghiera questa frase del Salmo 125 : « Noi eravamo come in un sogno ! »

Nello spazio di qualche settimana, degli incontri provvidenziali ci hanno confortato nella speranza che la nostra opera é benvoluta da Dio.

                   Meraviglie, meraviglie che ha fatto il Signore per noi !

                        Meraviglie, meraviglie che ha fatto il Signore per noi !

Innanzitutto – le persone che pregano che hanno un indirizzo mail ne sono state informate piú rapidamente – il 25 ottobre é stato per noi, Padre Bruno e io stessa, una giornata indimenticabile.

Uniti nella preghiera a quella della Chiesa, noi siamo stati invitati a vivere nella basilica San Pietro di Roma, all’ordinazione episcopale da parte di papa Francesco di Monsignore Jean-Marie Speich, che prega per l’UEDLP cosí come i suoi genitori e la sua sorella contemplativa. Grazia alla sua amicizia fraterna, noi abbiamo avuto l’immensa gioia e l’immenso onore, in questo venerdi 15 – giorno della Redenzione, come ha detto Monsignor Speich- di essere invitati a un’udienza privata con il Sommo Pontefice. Nel corso di questa, l’UEDLP é stata presentata al Santo Padre. Papa Francesco ci ha incoraggiato a proseguire la nostra opera di preghiera « Continuate, é importante » e ci ha ringraziato : « Grazie per il vostro lavoro ».

Questa approvazione, questo appello a perseverare e questi ringraziamenti noi li abbiamo ricevuti anche a nome di tutti voi, che pregano per la « nostra » opera come ci ha scritto il Padre Loyola Gagné dal Quebec. Si quest’opera é la « nostra », comunione di tutti quelli che pregano in comunione con i santi presso il Sacro Cuore di Gesú per intercessione della Santa Vergine Maria perché la Misericordia faccia sbocciare nel cuore di tutta l’umanitá e soprattutto nella vita e nel cuore dei bambini maltrattati e degli adulti che maltrattano, e nelle nostre vite.

« Noi siamo tutti peccatori. Ma Dio ci guarisce con l’abbondanza della sua grazia, della sua misericordia e della sua tenerezza. » (Tweet di Papa Francesco 28 ottobre 2013)

Ancora un immenso grazie a Monsignor Speich che ci ha permesso di vivere questo bel momento.

Qualche giorno prima di questa udienza, il 20 ottobre, noi abbiamo avuto la gioia di essere invitati dal Padre Dominique Barnérias, parroco di Sartrouville, a testimonirare dell’UEDLP in occasione della messa nella chiesa Saint Martin e nella chiesa Giovanni XXIII dove Padre Bruno aveva presidiato l’Eucarestia. L’accoglienza dei parrocchiani é stata molto calorosa e in preghiera e il nostro appello ad unirsi all’UEDLP e’ stato riempito da 107 nuove persone che pregano.

-          Dall’8 al 12 novembre, il Signore ci ha  anche donato di vivere  dei momenti intensi di comunione e fraternitá nella Diocesi di Toulon-Fréjus. Un grande grazie, innanzitutto a Monsignore Dominique Rey di averci accolto.

Grazie alla devozione e alla disponibilitá di Brigitte Morelle e di Yves suo sposo, della parrocchia di Mourillon a Tolone, con l’aiuto di Sabine Pinsac di Sanary sur Mer, e grazie alla disponibilitá di tutti i preti contattati o incontrati : Padre Charles Mallard della Parrocchia di Mourillon che ha particolarmente favorito questo « WE UEDLP », Padre Jean-Noël Dol al seminario de la Castille, Padre Rodrigo Alfaro a Sanary sur Mer, Padre Florian Racine di Saint Maximin la Sainte Baume, Padre Amory Cariot e Padre Jean-Thierry Charollais della Base Navale de Tolone.

Un grande grazie anche a  Alexandre Dos Santos, responsabile della comunitá RECADO di Tolone per il suo ascolto, e a Alice Nepveu-Barrieux, cappellana laica alla Base Navale, per averci permesso di testimoniare in occasione di una messa.

Un grande grazie anche per la comunicazione fatta sulla nostra venuta da Radio Maria (un grande grazie a Bernard) e sul sito della Diocesi (un grande grazie a Yann).

Grazie a loro noi abbiamo potuto, sia testimoniare in occasione delle messe, sia per la prima volta, animare delle conference sul tema « Maltrattamento-Chiesa-Misericordia ».

Momento raro e forte : il nostro incontro fraterno e caloroso con 6 dei 12 monaci certosini (tutti pregano per l’UEDLP) della Certosa Nostra Signora di Montrieux. Un grande grazie a tutti loro e in particolare al Frate Didier, che prega per l’UEDLP, per questo bel momento.

Per quelli che desiderano ascoltare una delle nostre « conferenze », quella dell’11 novembre scorso a Tolone, diffusa su Radio Maria, ecco un indirizzo utile :

http://www.radiomaria.fr/?p=6938

Mona

Altre due informazioni :

-          Noi siamo oramai piú di 2000 persone che pregano a testimoniare della Misericordia per i bambini maltrattati e gli adulti che maltrattano, ma anche per noi stessi a cui risulta difficile amare come Dio ama.

-          La speranza e il fine dell’UEDLP si riassume in una semplice frase, data a Mona in occasione di un’orazione :

« Scavare la ferita affinché sgorghi la Misericordia »

a frase del Vangelo di Luca al capitolo 23, versetto 34 : « Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno » che si trova associata a ogni foglietto trimestrale, « Scavare la ferita affinché sgorghi la Misericordia », oramai motto dell’UEDLP, vuole sottolineare l’importanza dell’azione di Dio, salvatrice e misericordiosa, al cuore stesso delle ferite del peccatore provocate dall’adulto che maltratta che colpisce prima il bambino, ma anche l’adulto stesso nella sua bellezza di figlio di Dio e infine quelli come noi che pregano, prigionieri della nostra durezza verso l’adulto.

« Un bambino nella preghiera » riguarda in effetti tre figli di Dio :

  • Primo figlio di Dio : il bambino maltrattato
  • Secondo figlio di Dio : l’adulto maltrattato
  • Terzo figlio di Dio: colui che prega

Padre Bruno

Per concludere, facciamo salire un canto d’azione di grazia verso Nostro Signore per tutti questi incontri, questi scambi che ci hanno permesso, di nuovo, di testimoniare della sua Misericordia infinita, del suo Amore di Padre.

Un piccolo colpo d’occhio a Yves, il marito di Brigitte Morelle, ex-marinaio, e altri preti e cappellani laici della Base Navale di Tolone, questa preghiera del Marinaio :

Nel nome del Padre che ha separato le acque dal cielo e la terra

E del Figlio che agita e calma la tempesta

E dello Spirito che aleggia al di sopra degli oceani.

 

Vergine Maria, Regina dei fiotti,

A chi i marinai, anche non credenti, sono sempre stati devoti,

Vedi ai tuoi piedi i tuoi figli che vorrebbero alzarsi fino a te.

Ottieni loro un’anima pura come la brezza del mare.

Un cuore forte come i fiotti che li portano,

Una volontá tesa come una vela con il vento,

Un’attenzione che veglia senza mollare come selvaggina nella gabbia,

Un corpo ben armato per le lotte contro le tempest della vita.

 

Ma soprattutto, O Nostra Signora, non lasciarli mai soli al timone,

Fai loro rilevare gli scogli dove falliranno

Prima di ancorare, presso di Te, al porto dell’Eternitá.

 

30 juin 2013

Giugno 2013 - Imperdonabile ?

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Noi abbiamo avuto la gioia, la Domenica della Misericordia, di essere invitati dal Padre Pascal Monnier nella sua parrocchia di Chambly.

Che sia ringraziato per la sua accoglienza. In questa occasione, sono stata molto toccata dal suo editoriale sul foglietto parrocchiale. Con il suo accordo, lo transcrivo tale e quale :

                                               IMPERDONABILE ?

La parola e’ stata pronunciata questa settimana dal presidente della repubblica francese per qualificare l’errore del Signor Cahuzac. Imperdonabile…..Senza ritornare qua sul fondamento dell’ « affare » che e’ sufficiementemente dibattutto in ogni direzione, mi sembra comunque importante di ricordare la parola di Hollande : imperdonabile.

Questa seconda domenica di Pasqua noi celebriamo esattamente, nella Chiesa, la misericordia divina...E’ il beato papa Giovanni Paolo II che ha voluto, che alla fine dell’ottava pascale, tutta la Chiesa contempli l’infinita Misericordia di Dio, il suo amore instancabile che perdona.

Certo, e’ veramente scioccante, fino a scandalizzare, l’errore del ministro della repubblica. E’ concepibile che la reazione sia viva e la decisione amara. Pertanto, si puo’ fare una accusa tale, senza appello. Imperdonabile !

Una critica del cardinale americano mi sembbra qui di grande pertinenza: “il mondo permette tutto, ma non perdona niente! Nella Chiesa, invece, non e’ tutto permesso ma lei perdona tutto!”

Al di la’ della polemica riguardo l’onesta’ di un uomo, c’e’ un dibattito di un’altra natura. In questo mondo, non c’e’ piu’ posto per il perdono. Questo era gia’ la trappola nella quale i suoi oppositori volevano far cadere Gesu’: “ Mose’ ci ha ordinato di lapidare queste donne. E tu, cosa ne dici?” (Jn VIII, 5) C’ e’ una legge, si tratta di rispettarla! Lei ha peccato, che paghi direttamente!

Conosciamo la risposta di Gesu’. Lei cola dal suo cuore misericordioso. La giustizia di Dio, la pieta’ di Dio, non resta a una bilancia fredda e dura. L’uomo e’ piu’ grande dell’uomo. L’uomo non potra’ mai ridursi ai suoi atti anche i piu’ sordidi. Qualsiasi cosa faccia, egli resta l’oggetto dell’amore inalterabile di Dio.

Questo vi sciocca? Meglio! Un giorno forse voi sarete i primi a rallegrarvi del fatto che che Lui, almeno, non vi condanna...

Buona domenica di misericordia!

                                                                  Padre Pascal Monnier

 

Questo testo del Padre Pascal mi fa pensare alle parole del nostro papa Francesco all’udienza pubblica di mercoledi 12 giugno:

“Dio non appartiene a nessun popolo, ma e’ lui che chiama tutti gli uomini senza distinzione a far parte del suo popolo ; anche quello che si sente lontano, che ha paura o e’ indifferente. Ma cosa si puo’ dire di questo popolo di Dio? Si diventa membri, non per nascita corporale, ma tramite una nascita nuova, spirituale, che e’ un dono molto prezioso di Dio e che procura la fede e il battesimo. Questo popolo e’ retto dalla legge dell’amore: amore di Dio riconosciuto come unico Signore della Vita, e amore del prossimo che accoglie l’altro come un fratello e supera le divisioni. [...]

Questo popolo ha ricevuto come missione di portare, come una luce, la speranza e la salvezza di Dio al mondo intero; la vita dei cristiani deve essere veramente il segno dell’amore di Dio che chiama ognuno all’amicizia con lui. Perche’, se noi annunciamo il Vangelo, soprattutto tramite la testimonianza della nostra vita, Dio puo’ cambiare la realta’  del mondo, spesso marcato dal male. Questo popolo, alla fine, ha come scopo il Regno, cominciato da Dio sulla terra, la comunione con il Signore per vivere la gioia di un amore senza misura. [...]

E’ sufficiente aprire un giornale per capire che il male esiste [...] Troppi conflitti tra cristiani : ma come e’ possibile all’interno stesso del popolo di Dio ? Tutti questi conflitti nei quartieri, nei luoghi di lavoro, per invidia o per gelosia, e all’interno delle stesse famiglie, tutti questi conflitti interni ! » Il papa Francesco ha chiesto allora che « si domandi al Signore que ci faccia ben capire questa legge dell’amore, come e’ buono e bello di amarci gli uni gli altri come dei veri fratelli ». E di domandare : «  Tutti, noi abbiamo delle simpatie o antipatie, forse abbiamo litigato con qualcuno. Allora, preghiamo per quelli con i quali abbiamo litigato : e’ un bel passo in avanti in questa legge di amore. [...]

Il male esiste, ma Dio e’ piu’ forte perche’ e’ il Signore. La realta’, a volte, e’ scura, marcata dal male, ma puo’ cambiare perche’ Dio e’ piu’ forte del male. E la piena comunione con il Signore e’ possibile, la gioia totale con il suo Amore. Essere Chiesa e popolo di Dio significa essere fermento di Dio in questa umanita’. Noi dobbiamo pregare, perche’ la fede ci doni la speranza e una nuova forza sul cammino, e che la Chiesa sia il luogo dove ognuno possa sentirsi accolto, amato, perdonato e incoraggiato. Bisogna che noi abbiamo una Chiesa con le porte aperte, e noi dobbiamo uscire e annunciare il Vangelo.”

Alla lettura di questi due testi, permettetemi di aggiugnere qualche riga:

 

Dio piu’ forte del male, Dio d’Amore, Dio di misericordia, cosi’ e’ il Nostro Dio.

UEDLP e’, nella sua misura, un’opera di misericordia.

Amate l’altro, ne sono veramente capace? Perdonate all’altro, ne sono veramente capace?

Davanti alla cattiveria, la stupidita’, le costruzioni, le giustificazioni di ogni sorta di certi che trovano sempre qualcosa da rimproverarmi: “ io non amo  ¿???  Non mi piace”. ( je ne suis pas sure du sense de la phrase)

Davanti a tutte queste pretese in parrocchia di essere quello o quella che fa il meglio, e chi si inorgoglisce del servizio reso come il fariseo all’incrocio che mostra bene che digiuna, senza guardare l’umile persona che presta servizio in silenzio e discrezione : «  io non amo OR non mi piace ?????» 

Davanti a tutte queste competizioni, queste « combinatione », tutti questi piccoli capi che, al lavoro, umiliano i loro colleghi per brillare ai loro occhi del loro magro potere : ««  io non amo OR non mi piace ?????»   

Ma ancora di piu’, sono veramente certo di perdonare ? Io dico” ti perdono” ma quando la  ferita e’ troppo profonda, tanto che il male distilla l’amarezza, il mio cuore si sorprende a noon aver perdonato.

 

Signore, abbi pieta’, “io non amo e non so perdonare”, questa e’ la mia piccolezza, la mia confessione, il mio peccato. Mio povero amore, che cos’e’ rispetto all’Amore Assoluto di Dio? E come e’ grande la mia pretensione a domandarvi di pregare per gli adulti che maltrattano i bambini, a voi miei fratelli e sorelle in Cristo, quando il mio cuore, questo cuore di pietra che vorrebbe dirsi carne, e’ cosi’ duro!

Perche’ queste righe, perche’ questa “confessione”?

Perche’  di fronte alla mia incapacita’ di amare e perdonare, Dio mi dona di guardare il Cuore D’Amore e di Misericordia del suo Figlio adorato. Questo cuore d’Amore, questo cuore di brace.

Mi piace immaginare il braciere dei due cuori del Padre e del Figlio a l’unisono, che come miriadi di piccole fiammelle spostate dal vento dello Spirito, vengono a infiammare il cuore di ognuno dell’UEDLP che prega . E cosi sia la nostra preghiera, per gli adulti che maltrattanno, intercessione e compassione all’immagine di questi due cuori che amano e perdonano in maniera assoluta.

Mi piace contemplare il Cuore di Maria, Madre di tutte le grazie, intercedere per noi del’UEDLP che preghiamo, bambini maltrattati e adulti che maltrattano, perche’ noi tutti possiamo fare questo cammino d’amore e di misericordia.

Mi piace anche sperare, nella fiducia dell’opera di Dio in tutta vita, che un giorno, su Terra o nel Cielo, il bambino per il quale noi preghiamo possa perdonare e amare alla fine, di nuovo, colui che l’ha maltrattato e che l’adulto perdonato possa amarsi alla fine malgrado il suo peccatoo. Che cosi’ riconciliati, e essi possano, trasfiguraati dall’Amore di Dio al di la’ di tutte le ferite ormai sanate, abbracciari e riconoscersi fratelli (o sorelle) in Cristo amati perfettamente da Dio di tutta perfezione.

In unione di preghiera con voi tutti e tutte

 Mona

 

 “ Io se avevo commesso tutti i crimini possiibli, conserverei sempre la stessa fiducia perche’ so bene che questa moltitudine dii offese non e’ che una goccia d’acqua in un braciere ardente.”                             

Santa Teresa di Lisieux

 

9 mars 2013

Marzo 2013 - Perché e come pregare nell' UEDLP

Buongiorno a tutti e tutte e buon cammino verso Pasqua !

In questi ultimi tempi la Chiesa e l’UEDLP, in misura minore, ha vissuto degli avvenimenti particolari :

√  La Chiesa, innanzitutto :

Il nostro cammino di Quaresima é stato marcato da due avvenimenti molto forti :

  • il 28 febbraio innanzitutto, per la rinuncia di Benedetto XVI al suo ministero di Sovrano Pontefice.

Nel luglio 2009 abbiamo avuto l’immensa gratitudine di ricevere la sua benedizione apostolica per l’UEDLP e le persone che pregano per essa.

C’é stato anche il coraggio di portare la Chiesa, al suo interno, a denunciare i crimini dei « poveri » ministri riguardo ai fatti di pedofilia. Ci ritornano in mente:

-       queste parole del settembre 2010 nella cattedrale di Westminster a Londra:  « Di nuovo, penso a l’immensa sofferenza provocata dagli abusi commessi sui bambini, specialmente all’interno della Chiesa e dai suoi ministri. […] Esprimo innanzitutto la mia profonda afflizione alle vittime innocenti di questi crimini innominabili, sperando che la potenza della grazia del Cristo e il suo sacrificio di riconciliazione apporti loro una profonda guarigione  e la pace ».

-       Infine le parole pronunciate in occasione della sua ultima udienza pubblica, il 27 febbraio : « In questo momento, si trova in me una fiducia immensa, perché io so, noi lo sappiamo tutti, che la parola di veritá del Vangelo rappresenta la potenza della Chiesa, é la sua vita. Il Vangelo purifica e rinnova, porta frutto, dappertutto lá dove la comunitá di credenti ascolta e accoglie la grazia di Dio nella veritá e vive nella caritá. Questa é la mia convinzione, questo é ció che costituisce la mia gioia. »

Il nostro grazie e la nostra preghiera per voi Benedetto XVI, oramai papa emerito.

  • e poi il 13 marzo, per l’elezione del Cardinale Jorge Mario Bergoglio, nostro nuovo Papa, Francesco.

Che umiltá, che saggezza, di questo Papa che comincia il suo pontificato con un « Padre Nostro » e un « Ave Maria » per il suo predecessore e che pronuncia queste parole : « Voglio domandarvi un favore, prima di darvi la mia benedizione, vi chiedo la vostra preghiera,  che é la benedizione del popolo per il suo vescovo » e si inclina semplicement, umilmente.

Possa  lo Spirito Santo guidarlo sul cammino di San Francesco, il poverello di Assisi, durante tutto il suo ministero alla testa della Chiesa Cattolica.

 

√  e poi l’UEDLP :

  • Il 15 febbraio, giorno di Saint Claude La Colombière, santo patrono dell’UEDLP e 13esimo anniversario della creazione di quest’opera, Monsignore Jacques Benoit-Gonnin, nostro vescovo (Diocesi di Beauvais), ci ha dato la gioia di firmare il decreto di riconoscenza dello statuto dell’UEDLP che diventa cosí « Associazione Privata di Fedeli del Diritto Diocesano ».
  • Noi abbiamo superato il numero di 1500 persone che pregano. Un grazie particolare a Suor Charlotte-Emmanuelle, Clarissa di Senlis, che grazie ai suoi numerosi contatti, ci ha permesso di accogliere delle nuove persone che pregano, preti, religiosi e religiose di tutte le congregazioni (di cui numerose tra le Clarisse) e laici in molti paesi diversi : Stati Uniti, Messico, Canada, Bulgaria, Israele, Isole Mauritius, Belgio, Svizzera, Gran Bretagna, Gabon e Madagascar.

La nostra azione di grazia verso nostro Dio Tre Volte Santo e come Maria, noi possiamo cantare :

« Il Signore Onnipotente ha fatto per me meraviglie ;

Santo é il suo nome ! »

øøø

Per quanto riguarda i nomi affidati :

Diverse volte, delle persone ci interrogano sulla veridicitá dei nomi affidati.

Qualche anno fa, un professionista dell’infanzia ci aveva perfino consigliato di affidare semplicemente i nomi scritti sul calendario. Cosí noi avremmo avuto una grande scelta di nomi e « Dio che sa tutto saprá fare bene la selezione .»

Ultimamente una persona che prega ricevendo un nome impronunciabile ci ha allertato : noi gli abbiamo potuto rispondere che il bambino maltrattato per il quale egli pregava portava stranamente il nome di santo frate irlandese del XIIesimo secolo.

Da qualche tempo molti di voi ricevono dei nomi di bambini e/o di adulti con consonanza straniera. Sin dall’inizio UEDLP ha voluto pregare per i bambini e gli adulti di tutte le confessioni e di tutti i paesi. La Chiesa é universale. Tuttavia, quando noi riceviamo un nome molto particolare, noi lo affidiamo ben lontano dal luogo dove egli ci é stato donato. Cosí, in occasione della nostra visita delle persone che pregano a La Reunion, noi abbiamo ricevuto diversi nomi molto ‘ reunoniani’. Nessuno di loro é stato affidato su questa bella isola. Noi dobbiamo proteggere questi bambini che soffrono tramite la nostra totale discrezione. La legge francese l’esige e la legge nel nostro cuore lo desidera.

Allora si, tutti i nomi dei bambini e degli adulti affidati sono effettivamente dei nomi veri. Come potrebbe la nostra preghiera portare frutto se essa fosse basata su una bugia ? La nostra preghiera é per loro sostegno : i bambini per guarire e vivere, gli adulti per riconoscere il loro crimine e essi stessi scegliere la vita. La nostra preghiera spera di essere balsamo ai loro cuori di bambini e di adulti affinché la Misericordia del Cuore Divino scorra e sani tutte le ferite, tutte le infamie. La nostra preghiera mette radici nella realitá cosí povera che sia ed é supplica perché un giorno quaggiú o in cielo, il bambino maltrattato e l’adulto che maltratta si riconoscano come figli dello stesso Padre.

øøø

Infine in questo Anno della Fede noi vi proponiamo il testo di A.

Che sia ringraziata per questa bella testimonianza!

            PERCHÉ E COME PREGARE NELL’UEDLP ? Cf. Jn 17,3 e Ga 2, 19-20

Perché ?

Divenuta sorella di Gesú Cristo tramite il mio battesimo, sono chiamata a amare Gesú  e a amare gli altri come Gesú ci ha amati e con lui consolare il suo popolo confrontato alle miserie del mondo.

Io non posso cambiare il cuore degli altri ma posso cambiare il mio e trovare la pace nella misericordia di Dio tramite Gesú Cristo.

La pace che Dio mi dona io la trovo vegliando e pregando come Gesú ci ha insegnato e soprattutto come Gesú l’ha fatto sul Monte degli Olivi al piú alto livello della sua persecuzione sulla croce. « Vegliate e pregate » dice ai suoi discepoli che vogliono seguirlo fino alla fine della loro missione nella misericordia. Non facile ! Questo incoraggiamento io lo trovo sostenuto nell’UEDLP.

In effetti, chi puó meglio pregare per la felicitá di un bambino che  soffre, bambino che noi portiamo tutti in se e che siamo chiamati a divenire come figli e figlie del Dio di Gesú Cristo.

-Vegliate per essere sempre pronti a rendere conto della Speranza che ci abita nella felicitá o nella infelicitá. Il maligno non a piú l’ultima parola.

-Pregate per  quelli che ci fanno del bene : rendere grazie !

-Pregate per quelli che ci fanno del male a volte a loro insaputa e esercitate la misericordia cioé per mettere del  cuore sulla miseriia dell’uomo, di tutti gli uomini.

Sappiamo noi sempre quando facciamo del male a se stessi, all’altro, a Dio ? Vegliare e pregare nell’UEDLP é per me un cammino di misericordia che cambia  il mio cuore verso me stessa, verso gli altri con l’aiuto di Gesú lui stesso misericordia per noi. « Il Figlio di Dio si é  dato lui stesso per salvarci e darci la Vita eterna ». Cf. Ga 2,20.

Come ?

Con qualche parola ogni giorno, con il rosario o il brevario della Chiesa universale, ridire la preghiera proposta dall’UEDLP con intensitá e sinceritá nel silenzio di se stessi e l’attesa della grazia. Il Signore ascolta la nostra preghiera. Come Maria, « conserviamo tutto questo nel nostro cuore » con rispetto e pazienza e la grazia della Pace invade il nostro cuore.

Questa grazia della pace mi fa vedere tutti gli atti atroci della violenza umana ma anche gli atti di bontá che sgorgano dal cuore dei nostri fratelli e sorelle in Gesú Cristo e anche di tutti quelli e quelle che dicono di non credere in Lui. Io credo che ogni uomo é abitato da questa violenza distruttrice dell’umanitá compresa me stessa, e allo stesso tempo egli aspira alla bontá divina nei momenti tragici della sua vita.

Pregando con l’UEDLP, noi siamo permanentemente sul cammino della conversione nello Spirito di Gesú. E nell’attesa della grazia di Dio noi diventiamo ogni giorno un pó di piú una vera « Piccola fiamma di misericordia ».

Conclusione : Signore, ti ringrazio per tutte le bontá di cui tu mi hai fatto beneficiare tramite tutte le persone incontrate credenti (e a volte non credenti) che mi hanno aiutato a sormontare tutti gli ostacoli dovuti ai miei limiti e al mio peccato, durante tutta la mia vita. Si, tu eri lá Signore e io non lo sapevo. Signore, fai che io proclami le meraviglie del tuo amore in ogni istante della mia vita, anche grazie all’UEDLP.

Amen

 

9 septembre 2011

settembre 2011- Il Rosario della Divina Misericordia

« Il Rosario della Divina Misericordia »

 

Perche’  questo passo nell’ambito dell’UEDLP?

Perche’  l’opera di Dio e’  tessuta da mille e mille fili, per tessere la stoffa della sua Parola o la rete da pesca dei suoi figli.. E’ chiaro che l’UEDLP non e’ che uno di questi fili che Dio stesso tesse nella nostra epoca. La nostra preghiera appartiene a tutto un movimento che Dio suscita e fa crescere sul tema della Misericordia.

Ci e’ dunque parso evidente di trovare risorsa nella preghiera del rosario della Misericordia. Il Signore, in maniera potente, ci chiama alla misericordiia per i bambini e ancora di piu’ per gli adulti, e dona un cammino secondo il suo cuore. Questa e’ questa bella intuizione di preghiera che non puo’ che illuminare il nostro cammino di “piccole fiamme di Misericordia”.

 

Questo rosario e’ un dono del cielo tramite Suor Faustina, e della Chiesa tramite Giovanni Paolo II. Quest’ultimo ne istitui’, in devozione privata, ma tanto incoraggiata, la novena dal Venerdi’ Santo alla Domenica della Misericordia, in Ottava  di Pasqua... e il cielo volle che questo grande papa mori’, o piuttosto ando’ in cielo, sabato 2 aprile 2005 alle 21,53, nella festa della Divina Misericordia.

La  festa della Divina Misericordia e’ stata decretata a partire dal 5 maggio 2000 nella liturgia della Chiesa Universale dal nostro Papa Giovanni Paolo II.

 

70689920_pDio ha sceltto questa giovane polonese Suor Faustina (Hélène Kowalska 1905-1938), che viveva una vita interiore molto profonda, ma semplice e senza istruzione come l’apostolo della sua misericordia.

Il 14 settembre 1935 : nostro Signore insegna questo rosario a Suor Faustina. Gesu’ le affida una missione indirizzata a tutta l’umanita’.

“La mia misericordia avvolgera’ le anime che reciteranno questo rosario durante la loro  vita e soprattutto nell’ora della morte...le profondita’ della mia misericordia sono commosse per tutti quelli che recitano questo rosario. Scrivi queste parole, figlia mia, parla al mondo della mia misericordia. Che l’umanita’ tutta intera apprenda a conoscere la mia insondabile misericordia; questo e’ un segno per gli ultimi tempi. Dopo verra’ il giorno della giustizia”.

Il 22 febbraio 1931 di sera: Apparizione di Cristo della Misericordia dove Lui le domanda di dipingere questo quadro che figura con l’iscrizione

 

christ italien

“Gesu’, ho fiducia in Te”

Il 18 aprile  1993, Suor Faustina e’ beatificata dal Papa Giovanni Paolo II a Roma e canonnizzata il 30 aprile 2000.

Questo dice il Signore a Suor Faustina sulla festa della Misericordia Divina:

“In quel giorno le porte della mia misericordia sono aperte. Io riverso un oceano di grazie sulle anime che si avvicinano alla fonte della mia misericordia. Tutte le anime che si avvicineranno alla confessione e alla santa comunione riceveranno il perdono completo delle loro colpe e la remissione della loro punizione, io desidero accordare un’indulgenza plenaria a queste anime. Che ogni anima non abbia paura di avvicinarsi a Me, anche se i suoi peccati sono scarlatti. La mia misericordia e’ cosi’ grande che durante l’eternita’, nessuno spirito, ne’ umano ne’ angelico, sapra’ approfondire tutte quello che e’ uscito dalle profondita’ della mia misericordia...La festa della Misericordia e’ nata dalle mie viscere”.

Tra le promesse associate a questo rosario da Gesu’ Cristo a Santa Faustina si puo’ citare:

  • “ Figlia mia, incita le anime a dire questo rosario che io ti ho donato. Mi piace di accordare tutto quello che mi domanderanno dicendo questo rosario
  • “ I preti lo donerano ai peccatori come l’ultima ancora di salvezza; anche il peccatore piu’ incallito, se recita questo rosario una sola volta otterra’ la grazia della mia infinita misericordia.”

 

Cosi’ preghiamo il rosario della Divina Misericordia per i bambini vittime ma anche per gli adulti che maltrattano

Il Cristo a Suor Faustina: “ Figlia mia, ogni vola che tu ascolterai l’orologio suonare le tre, tuffati tutta intera nella mia Misericordia, adorala e glorificala. [...] A quest’ora, tu puoi ottenere per te e per gli altri. [...] In quest’ora, io non sapro’ rifiutare niente all’anima che mi prega per la mia Passione. Questa e’ un’ora di grande misericordia per il mondo intero”.

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                                   Da recitare su un rosario normale, di preferenza alle 15.

                                   Cominciare con : Il Credo, Padre Nostro, Ave Maria.

Poi, sui grani grossi: Padre Eteno, ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinita’ del tuo Figlio adorato, nostr Signore Gesu’ Cristo, in riparazione dei nostri peccati e quelli del mondo intero.

Sui 10 grani piccoli: Per la sua dolorosa passione, sii misericordioso per noi e il mondo intero.

Alla fine delle 5 decine: Dio Santo, Dio Forte, Dio Eterno, sii misericordioso per noi e il mondo intero.

Alla fine del rosario, per 3 volte: Gesu’,  confido in te.

Per finire: Sangue e Acqua usciti dal Sacro Cuore di Gesu’ come fonte di misericordia.

Atto di consacrazione del mondo intero alla Misericordia Divina da parte di Giovanni Paolo II

In occasione del suo viaggio in Polonia in agosto 2002, il papa Giovanni Paolo II celebrato la dedica del nuovo santuario alla Divina Misericordia a Cracovia. Nel corso dell’omelia, egli ha affidato solennemente il mondo intero alla Divina Misericordia:

Dio, Padre Misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel tuo Figlio Gesu’ Cristo, e l’hai sparso su di noi nello Spirito Santo Consolatore, noi Ti affidiamo oggi il destino del mondo e di ogni uomo.

Chinati sui nostri peccati, guarisci le nostre debolezze, vinci tutti i mali, fai che tutti gli abitanti della terra possano sperimentare la tua misericordia, affinche’ in Te, Dio Uno e Trino, essi trovino sempre la fonte della speranza. Padre Eterno, per la dolorosa Passione e Resurrezione di tuo Figlio, accordaci la tua miericordia, cosi’ come al mondo intero!

Amen.

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UBNP- Un Bambino nella preghiera
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UBNP- Un Bambino nella preghiera
  • ‘’UBNP- Un Bambino nella preghiera’’ (= UEDLP in francese). Il proposito di quest’opera e’ di pregare per dei bambini maltrattati e degli adulti che maltrattano, di tutte le religioni e di tutti i paesi.
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